Green Day - Know Your Enemy
American Idiot ha rappresentato per i Green Day un vero e proprio esame di maturità artistica, da considerarsi superato a pieni voti a giudicare dalla qualità complessiva dell’album in questione; ora, dopo quasi un lustro di attesa, il trio californiano annuncia finalmente per il 15 Maggio il rilascio del loro ottavo CD in studio.
Archiviato il side-project Foxboro Hot Tubs, la band ha dedicato gli ultimi tre anni alla produzione di un lavoro che potesse risultare ancora più variegato e completo del predecessore. Il risultato ha finalmente un nome, 21st Century Breakdown, e un’identità ben definita; osservando la tracklist nella sua interezza si può avere una visione globale più chiara:
- Song of the Century
Act I - Heroes And Cons
- 21st Century Breakdown
- Know Your Enemy
- ¡Viva la Gloria!
- Before the Lobotomy
- Christian's Inferno
- Last Night on Earth
Act II - Charlatans and Saints
- East Jesus Nowhere
- Peacemaker
- Last of the American Girls
- Murder City
- ¿Viva La Gloria? (Little Girl)
- Restless Heart Syndrome
Act III - Horseshoes and Handgrenades
- Horseshoes and Handgrenades
- The Static Age
- 21 Guns
- American Eulogy
I. Mass Hysteria
II. Modern World
- See the Light
21st Century Breakdown si rivela così un progetto visionario e ambizioso, un concept album suddiviso in tre capitoli, interamente dedicato al secolo appena iniziato, visto attraverso gli occhi di una giovane coppia, Christian e Gloria (e i rimandi religiosi, già copiosi nei titoli dei brani, solo con i nomi si sprecherebbero, anche se la ragazza dovrebbe chiamarsi così come tributo alla celeberrima canzone di Van Morrison).
Le prime testate che hanno usufruito di una copia in anteprima preannunciano sorprese su vari versanti, soprattutto per il tono epico di alcune composizioni e per la potenzialità di altre nel divenire veri e propri inni generazionali (scomodando mostri sacri come Born To Run come metro di paragone).
Per noi comuni mortali l’unico antipasto per ora disponibile è Know Your Enemy, nato come massacrante risveglio dall’intorpidimento mediatico (identificato come il “nemico”), combattuto attraverso il cantato energico, le schitarrate devastanti e le percussioni che martellano incessantemente per tutti i 3 minuti di questo punk-rock indiavolato.
Se i presupposti sono questi, diventa legittimo aspettarsi grandi cose anche dalle altre 17 tracce del disco, non ci rimane che attendere un paio di settimane per poterlo verificarlo con mano.