Ciao a tutti...
Mi sono iscritta per partecipare a questa discussione anche se non ho ancora esplorato il vostro forum, spero che questo non sia un problema... Prometto che mi documenterò!
Devo partire dalla premessa che chi mi conosce dice di me che abuso della ragione e della logica, purtroppo a scapito, a volte, della "magia" che può stare dietro alle cose.
Naturalmente, essendo italiana nata da italiani, ho ricevuto un'educazione cattolica e sono battezzata, cresimata e tutto il resto, però non credo in nessuna delle promesse che ho fatto per ricevere i sacramenti, anzi mi sono strenuamente opposta alla cresima (quando ho iniziato a capire) perchè penso di aver preso in giro qualcuno di cui ho rispetto: chi ci crede davvero.
Perchè in un certo senso ho giurato il falso al cospetto di qualcuno che IO credo non esista, ma in cui milioni di persone credono, e per cui milioni di persone hanno lottato, sofferto, anche perso la vita.
Ho visto tante volte la fede fare del bene, intendo i visi di persone che pregando o affidandosi a "Dio" tornavano sereni dopo anni. Persone che in momenti di disperazione si sono convertite, o hanno riscoperto la loro fede sono ben felici di questo. Non penso che siano tutti irragionevoli oppure tutti creduloni, anche perchè, parliamoci chiaro, (se c'è) dio non mette mano a niente, siamo sempre noi che facciamo tutto da soli, lui al limite ci è di sostegno, percui penso ci si possa aggrappare a tutto, fare uso di qualsiasi strumento per restare a galla. Per qualcuno questo strumento è la musica, per qualcuno un amore, per altri mille altre cose, per tanti è la religione, e tanto di cappello...
Io forse ho qualcosa da invidiargli, perchè sono la classica "se non vedo non credo" e non avrei la forza di aggrapparmi a qualcosa tipo la fede. Io devo ancora trovarlo quel qualcosa, quell'appiglio. Fortunati i credenti in un certo senso...
In generale mi ritengo atea, sono (quasi?) convinta che non esista nulla di sovrannaturale... Piuttosto penso che ci siano molte cose che non siamo ancora in grado di spiegarci, ma non qualcosa di vago e astratto superiore al tutto. Però penso anche che non sia la mia la posizione più corretta, ma quella dell'agnosticismo, che è secondo me la razionalità fatta teoria religiosa. (è comunque un'opinione, ma la vedo migliore)
Alla fine: io dico che non esiste niente, mia nonna dice che esiste Dio, nessuna delle due ha prove a suo favore, quindi faremmo tutte meglio a rassegnarci al nostro non poter avere risposta, alla nostra piccolezza di fronte a una cosa cosi grande.
Allo stesso tempo penso che sia un pò un "lavarsene le mani" una "non-presadiposizione" quella di un agnostico, ma certamente la cosa più saggia.
Secondo me la religione ha avuto i suoi buoni perchè un tempo: c'era bisogno di impartire lezioni di morale, di dare ordine alle vite, serviva un motivo per arrivare quanto più possibile puri alla morte, un motivo per avere rispetto nei confronti del potere (la chiesa), e servivano delle risposte a tanti perchè, al perchè dei dolori, della sfortuna, della morte...
E la religione è servita a tutto questo.
E' stato un placebo, un ottimo placebo. Se ci pensiamo è tutto calcolato, dio è buono ma ci ha puniti con dolori e col "sudore della fronte" per una nostra colpa, il peccato orignale, ergo: meglio non provocarlo troppo! Che possiamo fare per non provocarlo? I dieci comandamenti, le preghiere, la chiesa e tutto il teatrino che conosciamo benissimo.
Lo hanno capito già tanti prima di noi, pensate a Lucrezio "la paura ha creato gli dei"... Però la religione non si è mai spenta, perchè non aveva ancora dei degni successori, nessuna alternativa poteva reggere il confronto.
Oggi i tempi sono cambiati, la scienza è progredita, ora abbiamo spiegazioni nettamente più valide a tanti di quei perchè, il mondo si è disincantato, non ci crede più alla favoletta di adamo ed eva e di tutta la loro discendenza...
Secondo me è un bene aver aperto gli occhi.
Ma vedo anche che tutta questa consapevolezza, il sapere che non ci sarà un giudizio, che nessuno ci punirà in maniera eterna (e stendiamo un velo pietoso sulla legge, soprattutto quella italiana), ci sta lentamente ed inesorabilmente conducendo all'autodistruzione.
Allora meglio consapevoli e razionali, ma minacciati dal mondo, oppure meglio plagiati e creduloni, ma tutelati dall'alto???
Purtroppo non si può tornare indietro dal disincanto, almeno per quanto mi riguarda. (Poi c'è anche chi ce la fa...)
Ma ho la speranza che questo forgerà persone migliori: ora tutto è confuso, tutto è un pò bene e un pò male, è più difficile districarsi ma è maggiormente formativo.
Ma non saremo mai totalmente indipendenti dalla religione. Lei ci detta ancora il passare degli anni, ci comanda le ferie, ci insegna a parlare (ci sono mille parole che implicano la religione, basta pensare alla riANIMAzione, termine prettamente medico, eppure...)
Comunque basta, mi sa che mi sono fatta prendere un pò troppo la mano... Ma mi andava di esprimermi e ho avuto l'impressione di poterlo fare qui. Potrei continuare per ore credo ma mi fermerò.
Accetto qualsiasi critica o approvazione, anzi leggerò con piacere.
Ciao!!!
Sara